l'animale umano confronta l'idea dell'inevitabile destino
che pesa sulle sue spalle.
spesso se ne dimentica, vivendo in quel sogno infantile in cui
quel momento arriverà solo il più tardi possibile.
ma a volte l'umano vede la sua immagine per terra,
terrorizzato da quel riflesso nei suoi occhi.
improvvisamente è memento mori.
la paura sommerge le interiora, e in un attimo la nausea
prende il sopravvento alla vista di quella decomposizione
in atto nella pozza di fango, mentre vermi e parassiti di
cibano della cadavere. pianto da nessuno.
troppe volte l'animale umano si sente invincibile, longevo,
il migliore. è proprio lo specchio che lo riporta alla realtà.
è il vedersi tre metri sotto terra che costringe lo spirito
a una spirale di delusione, incredulità; la morte è inevitabile.
guardandosi in quello specchio, la morte smette di essere un problema
impersonale che tocca solamente i meno fortunati di noi.
memento homo.